Nel “buio” di civiltà odierno (in cui tutti i Governanti sottoscrivono trattati -da quello riguardante la proibizione di bombardare città disarmate (accordo/convenzione dell’Aia del 1905, a quelli sul Clima delle Nazioni Unite) una tenue luce di speranza aveva illuminato il Mondo: quella di Papa Bergoglio Francesco, contrario a guerre, a favore dei deboli e della salvaguardia della natura. La designazione di Robert Francis Prevost, le sue prime dichiarazioni da eletto, oltre che la scelta del nome, mantengono acceso il lume.
Intanto il nuovo pontefice non viene dal nulla: alla guida del Dicastero dei Vescovi Prevost affermò che riguardo al cambiamento climatico era “ora di passare dalle parole ai fatti: con l’ambiente ci deve essere un “rapporto di reciprocità”. Lo scorso 29 novembre partecipando ad un seminario a Roma aveva messo in guardia “dalle conseguenze “dannose” dello sviluppo tecnologico, ribadendo l’impegno della Santa Sede per la tutela dell’ambiente e che a risposta doveva «basarsi sulla Dottrina sociale della Chiesa» che fu opera di Leone XIII.
Un riferimento quest’ultimo, che chiarisce la sua scelta del nome. Leone XIII, autore nel 1891 della suddetta Dottrina sociale, denunciò le pesanti ripercussioni sociali generate dal capitalismo industriale, che in pochi decenni aveva radicalmente modificato il sistema socio-economico portando al “monopolio della produzione e del commercio, tanto che un piccolissimo numero di straricchi hanno imposto all'infinita moltitudine dei proletari un gioco poco meno che servile”.
Sostanzialmente la fase storica attuale ha parecchie analogie con quella dell’800. Ambedue caratterizzate da una rivoluzione radicale, ovvero un cambiamento profondo e irreversibile dell'ordine esistente.
Leone XIII colse il disagio, richiamando i singoli Stati ad assumere un ruolo attivo per dirimere i conflitti crescenti tra “capitale e lavoro”. Riconosceva le reali sofferenze e ingiustizie subite dai lavoratori; ponendosi tuttavia in una posizione mediana rispetto ai socialisti(di cui criticava la volontà di abolire la proprietà privata) da lui considera contraria alla legge naturale; e ai liberali (in particolare della corrente laicista, di cui Leone XIII criticava l’idea di libertà sganciata dalla verità morale e religiosa, la separazione netta tra Stato e Chiesa, nonché l’autonomia assoluta della ragione.
A distanza di poco più di un secolo, e dopo una fase di politiche di welfare, avviate a fine dell’800, nonché il susseguirsi di innovazioni tecnologiche importanti, è riaffiorata, diventando endemica, l’emarginazione socio economica, nei paesi, im primis quelli ricchi occidentali.
Lemme lemme il neoliberalismo sta plasmando la società :
- favorisce innovazioni tecnologiche a mero interesse economico senza complimenti sociali(vedi la cosiddetta intelligenza artificiale che invade il campo delle competenze cognitive fino a pochi anni orsono di solo e stretta competenza umana, che aumenta l’efficienza, riducendo il fabbisogno di personale umano, creando ricchezza, che non “gocciola”, arricchendo a dismisura i super ricchi; .
- guida la politica degli Stati privilegiando i criteri di massima crescita economica a CT, sminuendo l’importanza delle misure di welfare (in CH: vedi costi casse malati, rendita AVS lontana dal ”coprire adeguatamente il fabbisogno vitale” (art 112 Costituzione Svizzera), idem a livello ambientale;
- considera gli obiettivi ambientali quale possibilità e non condizione necessaria. Consentendo agli stati con la maggior impronta ecologica (tra cui la Svizzera ) di “mascherare” il deficit utilizzando il mercato dei bonus; e chiedere ottenendolo un rinvio della scadenza per la proibizione dell’uso di risorse fossili (vedi conferenze delle nazioni unite su clima e biodiversità del 2024)
A differenza della crisi sociale, l’emergenza climatico ambientale odierna e la distruzione di materie prime non sono una questione ideologica. Ambedue impattano indistintamente su tutto e tutti. L’alternativa è una sola: cambiare il sistema socio economico mainstream, altrimenti la 6° estinzione di massa cancellerà dalla terra il sistema biologico a cui apparteniamo.
Publlicato in Area del 23 maggio 2025 Rubrica *Dietro lo specchio