Il 28 di
febbraio saremo chiamati ad esprimerci sulla modifica della legge riguardante
il transito alpino votata dalla maggioranza della camere nel novembre 2014, e
contro la quale è stato indetto referendum.
Se la modifica fosse accettata sarebbe consentita la costruzione di un
2° canna autostradale attraverso il S. Gottardo. Per il Consiglio federale (CF)
il raddoppio è necessario perché, come scriveva nel messaggio alle camere nel
settembre 2013,“ la galleria dovrà essere integralmente risanata e rinnovata.
Senza queste misure, infatti, dal 2025 non sarà più possibile garantirne la
totale funzionalità e, quindi, la sicurezza”. La convinzione del CF è maturata
nel 2010 sulla scorta dello studio “Piano
di conservazione globale San Gottardo” pubblicato dall’USTRA nell’autunno del
2008. Sembrerebbe tutto chiaro. Invece nel
novembre 2015 fulmine a ciel sereno: la perizia BASLER &Co, svolta su
mandato della stessa USTRA tra il 2010 e 2015 , presenta uno scenario
totalmente diverso da quello prefigurato nel 2008 che ha poi determinato la
decisone del CF di raddoppiare la canna. La perizia BASLER, disponibile solo in
lingua tedesca (94 pagine: quanti l’hanno letta?) ha preso in esame tutti i punti critici rilevati nel
2008 approfondendone gli aspetti tecnici con sopralluoghi e verifiche ulteriori
sullo stato reale del tunnel . Partendo dai problemi, elenca cosa va fatto per
mantenere la funzionalità e la sicurezza del tunnel; infine
confronta quanto era stato indicato nel 2008.
Ciò che ne esce è sorprendente. La perizia di BASLER dimostra che lo
stato di salute del tunnel è ben migliore di quanto ipotizzato. Certo richiede lavori manutenzione e
risanamento, ma ben diversi e limitati rispetto al progetto del CF. Lavori da
svolgersi nei prossimi 20 anni, tra cui
il rifacimento di talune parti, compresi portali e certi tratti della
soletta intermedia, la nuova pavimentazione, sostituzione di elementi e
macchinari per la ventilazione e la
sicurezza del tunnel. Il tutto richiede 140 giorni di chiusura, per un
investimento totale di meno di 200 milioni. Oltre tutto nessuna chiusura
prolungata anche dopo il 2035. Insomma capovolgimento totale e di peso a cui è
stata data poca rilevanza. La questione è seria: non siamo di fronte a pareri
espressi da semplici cittadini, ma ad una perizia ufficiale svolta secondo i crismi tecnico scientifici più
avanzati. In conclusione: il CF, poggiando su ipotesi e dati sconfessati dalla
recente perizia BASLER ha formulato in modo erroneo il problema risanamento. Di
conseguenza la soluzione di rifacimento immediato del tunnel e la sua chiusura
durante 3 anni, scelta nel 2010 , oltre che inadeguata è manifestamente errata
e va abbandonata. La soluzione corretta consiste nel realizzare gli interventi
indicati dettagliatamente dalla perizia BASLER, nessun rifacimento totale,
nessuna chiusura prolungata. Per dopo il
2035, tra 20 anni affronteremo i lavori che saranno da fare. Ma solo allora,
senza spauracchio di chiusura e senza spendere 3 miliardi inutili.
Un commento:
negare l’evidenza dei fatti e continuare a sostenere una tesi sbagliata, che oltre tutto spreca soldi pubblici, come fa il Consiglio
federale, risulta incomprensibile oltre che ingiustificabile. Purtroppo non ci sono scusanti per coloro che vogliono
continuare a perorare una soluzione errata. Se lo fanno è perché vi trovano un
tornaconto proprio o ne favoriscono quello di altri, il che fa lo stesso.
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