Le elezioni comunali del 18 aprile hanno restituito “normalità istituzionale”, ma non risolto il problema dell'assenteismo. Molte le ragioni fra cui: ritardi nell'affrontare questioni concrete, «abisso» tra promesse elettorali e azioni, inadempienze nell'applicazione di leggi e/o decisioni che fa dire: «cambia niente», anticamera dell'assenteismo ai doveri civici e problemi politici. Che fare?
Sappiamo che un individuo partecipa ad un progetto o è motivato a farlo quando sono realizzate almeno due condizioni: a) le questioni affrontate sono per lui comprensibili, importanti e significative, b) può contribuire attivando le sue risorse (capacità, competenze)
La soluzione dei problemi comunali è un'opportunità per implicare anche
cittadine e cittadini che dispongono di conoscenze e competenze utili.
Tradotto in pratica significa per i municipi:
a) definire in modo collegiale il programma di legislatura (obiettivi e
relative priorità), presentarlo entro tre mesi dall'insediamento al CC e
contemporaneamente alla cittadinanza. Ciò consentirà al cittadino di seguire,
controllare il rispetto degli impegni e anche valutare l'operato dei
rappresentanti eletti.
b) adottare metodi che propizino il coinvolgimento dei cittadini, nonché l'utilizzo delle loro competenze nell'evincere problemi, nella ricerca di cause, e nella formulazione di soluzioni. Due esempi tra vari altri attivati in Svizzera.
Sion: il Municipio nel 2019 decide di adottare il metodo «Oregon” applicato dal 2010 nello omonimo stato americano: prima di ogni votazione un gruppo rappresentativo della popolazione (panel) viene selezionato per sorteggio, e dopo aver ascoltato esperti, sostenitori e oppositori, redige un breve rapporto con pro e contro, che viene allegato al materiale di voto. A Sion il primo panel di cittadini designato si è riunito durante due fine settimana redigendo un rapporto sull'iniziativa federale del 9 febbraio 2020: «Più abitazioni a prezzi accessibili». 2 paginette che presentavano la questione elencando 3 argomenti rilevanti a favore e 3 contrari, senza alcun consiglio di voto.
Vernier (Ginevra): il Municipio istituisce nel 2019 il “Conseil des
habitants”. Obiettivo: permettere alle decisioni degli abitanti di essere
prese in considerazione e di avere un impatto sulla politica comunale.
Liberamente riuniti, con l'aiuto di un animatore, gli abitanti hanno proposto
15 argomenti, scegliendone poi 3 prioritari (Pianificazione territoriale e
trasporti, Inserzione e integrazione, Solidarietà e Aiuto solidale). In
seguito 3 distinti tavoli deliberativi, a libera iscrizione, si sono riuniti
durante 7 fine settimana analizzando la situazione, elencando questioni o
problemi, per poi elaborare le raccomandazioni. I rapporti dei 3 gruppi,
integrano la documentazione ufficiale del Comune.
Partecipazione e coinvolgimento: i neo municipi hanno il «boccino» in mano.
Pubblicato in Corriere del Ticino , 5 maggio 2021
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