lunedì 19 ottobre 2020

Comparto Tilo Minusio: sdoganare l’inadempienza?

 

Il Consiglio Comunale di Minusio è chiamato ad esprimersi su un credito di Fr 310000 chiesto dal Municipio per "l'allestimento di un modello tecnico di fattibilità, di un «mandato di studio parallelo(MSP) e della relativa variante di Piano regolatore riguardante una nuova pianificazione del comparto Remorino in prossimità della prevista nuova fermata Tilo». Parrebbe che a prescindere dalla richiesta che «la variante di PR dovrà essere oggetto di un specifico messaggio municipale» formulata dalla Commissione edilizia, il Municipio riceverà il consenso a procedere.

Ma sarebbe come fare il conto senza l'oste. Intanto l'ingiustificabile fuori tempo massimo nell'adeguare il PR. A tutt'oggi nemmeno il primo passo della formale procedura ordinaria è stato concluso: benché sollecitato ripetutamente per scritto già a fine 2014 da AQR e COSANUMI due associazioni locali, che avvevano pure chiesto misure di salvaguardia della pianificazione. Il contrario di Bellinzona che al cospetto della fermata Tilo nel comparto di Piazza Indipendenza, ha concluso la procedura formale nel 2019 come a scadenzario previsto. Ma ciò che colpisce maggiormente é l'assenza nel MM di qualsiasi riferimento alla misura CmP3, contenuta nel Programma d'agglomerato di seconda generazione del Locarnese (PALoc2) che illustra obiettivi, contenuti e misure della fermata Nodo Tilo di Minusio. Documento elaborato tra il 2010 e 2011, approvato con relativo credito, dal parlamento federale nel febbraio 2014. CmP3 è stata fatta propria dal Piano direttore cantonale, quindi vincolante per il comune Oltre alla fermata Tilo e le misure di mobilità associate all›accesso alla fermata (TP e traffico lento) CmP3 prevede un comparto per lo sviluppo centripeto adiacente alla fermata. Un comparto, rappresentato graficamente, situato in zona centrale: un quadrilatero di ca. 20 ettari, compreso tra linea FFS- Nucleo Rivapiana, Via Motta, Via S. Gottardo e Via Remorino. I contenuti: «residenze di qualitàcon misure di densificazione urbana, a cui si affianca una strategia di promozione dell’alloggio primario a prezzi accessibili per i residenti, luoghi d’aggregazione (piazze, spazi liberi o parchi)che contribuiscono all’aumento della qualitàurbanistica e dell’attrattiva del comparto». 

Pur citando Paloc il MM ignora CmP3, a cui sono vincolati i crediti federali che saranno versati a opera conclusa e dopo valutazione.
Il MM prendendo spunto dalla mozione Guscetti presentata nel novembre 2011 (quindi a stesura del rapporto PALoc2 ultimata), richiedente il riassesto del quartiere Remorino, e facendo notare che ivi sarà localizzata la fermata, indica tale quartiere quale Comparto di densificazione, su cui ha realizzato lo studio di fattibilità annesso al MM. Ora vi è che il comparto Remorino è incomparabile con quello di CmP3: sia per localizzazione (non è in zona centrale tra linea ferroviaria e Via San Gottardo, bensì tra Via Simen e lago), sia per superficie (nemmeno un quarto). Pur non essendo tenuto a seguire al cm il perimetro di CmP3,il Municipio non può prendersi la licenza discostarsi radicalmente come invece fa.
 

Difficile per il Consigliere comunale, non addentro alla questione districarsi in tale marasma. Soprattutto a fronte di un Messaggio municipale infarcito di informazioni, ma carente e fuorviante a livello di istoriato sul Nodo ferroviario Tilo di Minusio, sulle misure riconosciute dalla Confederazione riguardanti tale nodo (omissioni volute per celare la sua inadempienza rispetto ai termini e contenuti previsti da PALoc2 - CmP3? 

I buoi sono quasi fuori dalla stalla, tuttavia il CC ha la possibilità (dovere?) di correggere il tiro riguardo il comparto Tilo (localizzazione ampiezza), evitando di sdoganare manchevolezze ed inadempienze dell'esecutivo.

 

Pubbblicato in La Regione, 13 ottobre 2020, Link

Nessun commento:

Posta un commento